SID Virtual Clinical Club
9 GIUGNO 2021 DALLE ORE 16:00
Le linee guida più recenti delle principali società scientifiche raccomandano l’utilizzo di un agonista del recettore del peptide glucagone-simile-1 (GLP-1) o di un inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2i) in pazienti con complicanze vascolari, indipendentemente dal valore della emoglobina glicata. Il primo passo è, dunque, considerare se il paziente ha una malattia cardiovascolare aterosclerotica, nefropatia cronica o insufficienza cardiaca esistente: in presenza di malattia cardiovascolare aterosclerotica, dovrebbe essere inserito in terapia un agonista del recettore del GLP-1 con comprovato beneficio cardiovascolare, mentre se si èi n presenza di scompenso cardiaco o di malattia renale cronica, la prima scelta è un SGLT2i.
La realtà clinica è, al momento, piuttosto lontana dal registrare una applicazione capillare di queste linee guida. In questa proposta formativa vorremmo utilizzare alcuni casi clinici inusuali per ribaltare la tipica visione di “quello che si dovrebbe fare” o “quello che ci si aspetta che vada fatto”, mostrando cosa potrebbe succedere se non vengono utilizzate le terapie secondo le più recenti evidenze. Tale approccio potrebbe essere usato a scopo provocatorio per lanciare il concept di “missed therapeutic opportunity”.