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a cura della Società Italiana di Diabetologia


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DIABETE E RENE
NUOVE FRONTIERE TERAPEUTICHE

L’impiego clinico di Finerenone: chi è il paziente eleggibile al trattamento?
15 NOVEMBRE 2024
DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 19:00

La malattia renale cronica è una condizione clinica associata ad un elevato rischio di mortalità e di eventi cardiovascolari. Inoltre, il paziente con alterata funzione renale ha un rischio elevato di progredire clinicamente verso la dialisi. Negli ultimi anni, alcune nuove strategie di trattamento hanno permesso di poter intervenire su questo aspetto della medicina, sia in termini di riduzione della progressione che di prevenzione del danno renale. Una classe in particolare, gli antagonisti recettoriali dei mineralcorticoidi non steroidei (MRA nonsteroidei), ha mostrato particolare capacità di nefroprotezione e di riduzione degli eventi cardiovascolari. Trials clinici specifici hanno evidenziato la sicurezza, l’efficacia e la protezione del danno d’organo. Questo ciclo di FAD proposto da SID permetterà alle categorie di medici a cui è indirizzata, di poter apprendere i meccanismi fisiopatologici della malattia renale cronica, i meccanismi di azione della classe dei MRA non-steroidei nonché di poter approfondire l’analisi dei principali trials clinici disponibili relativi a questa classe. Il percorso sarà incentrato su tre differenti moduli con obiettivi precisi, opportunamente strutturati. Alla fine del percorso lo specialista sarà in grado di comprendere il razionale di utilizzo di questa classe di farmaci e di acquisire consapevolezza della possibilità che offrono questi farmaci per la gestione del paziente nefropatico con o senza diabete.

CORSI CONCLUSI

DIABETE E RENE
NUOVE FRONTIERE TERAPEUTICHE

Dallo studio FIDELIO-DKD alla pratica clinica: come cambia la gestione del paziente con malattia renale cronica associata a diabete mellito di tipo 2
20 SETTEMBRE 2024
DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 19:00

La malattia renale cronica è una condizione clinica associata ad un elevato rischio di mortalità e di eventi cardiovascolari. Inoltre, il paziente con alterata funzione renale ha un rischio elevato di progredire clinicamente verso la dialisi. Negli ultimi anni, alcune nuove strategie di trattamento hanno permesso di poter intervenire su questo aspetto della medicina, sia in termini di riduzione della progressione ...

DIABETE E RENE
NUOVE FRONTIERE TERAPEUTICHE

21 GIUGNO 2024
DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 19:00

La malattia renale cronica è una condizione clinica associata ad un elevato rischio di mortalità e di eventi cardiovascolari. Inoltre, il paziente con alterata funzione renale ha un rischio elevato di progredire clinicamente verso la dialisi. Negli ultimi anni, alcune nuove strategie di trattamento hanno permesso di poter intervenire su questo aspetto della medicina, sia in termini di riduzione della progressione che di prevenzione del danno renale. Una classe in particolare, gli antagonisti recettoriali dei mineralcorticoidi non steroidei (MRA nonsteroidei), ha mostrato particolare capacità di nefroprotezione e di riduzione degli eventi cardiovascolari. Trials clinici specifici hanno evidenziato la sicurezza, l’efficacia e la protezione del danno d’organo. Questo ciclo di FAD proposto da SID permetterà alle categorie di medici a cui è indirizzata, di poter apprendere i meccanismi fisiopatologici della malattia renale cronica, i meccanismi di azione della classe dei MRA non-steroidei nonché di poter approfondire l’analisi dei principali trials clinici disponibili relativi a questa classe. Il percorso sarà incentrato su tre differenti moduli con obiettivi precisi, opportunamente strutturati. Alla fine del percorso lo specialista sarà in grado di comprendere il razionale di utilizzo di questa classe di farmaci e di acquisire consapevolezza della possibilità che offrono questi farmaci per la gestione del paziente nefropatico con o senza diabete.

SID IN THEMA
SID INSULIN THERAPY MASTER CLASS
LA GENERAZIONE “Z” DEL DIABETE

11 GIUGNO 2024
DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 19:00

La terapia insulinica è un pilastro fondamentale nella gestione del diabete mellito tipo 2 ed al pari di altre strategie terapeutiche per la cura del diabete è in continua evoluzione. Tenendo ben presenti concetti fisiologici relativi all’azione dell’ormone ed a quelli patogenetici, è fondamentale aggiornarsi sulle numerose opportunità di utilizzo, inoltre, di estrema rilevanza è un aggiornamento continuo sulle tecnologie che possono migliorare l’efficacia e la sicurezza del trattamento. L’evento SID in-Thema sarà strutturato in modo da favorire la migliore interazione tra i partecipanti ed i relatori con un approccio pratico ed innovativo. Accanto alle presentazioni, che partendo dalle evidenze offriranno all’audience opportunità applicative della terapia insulinica, semplici, e sicure, vi saranno alcune sessioni di networking per facilitare lo scambio di conoscenze, idee e prospettive. Un percorso completo ed altamente formativo che consentirà un aggiornamento sugli strumenti e le metodologie attuali per una gestione consapevole della terapia insulinica.

PROGETTO GALILEI
DARWIN-RENAL: ALLE ORIGINI DEL VIAGGIO

8 MAGGIO 2024
DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 19:00

La terapia con inibitori del co-trasporto sodio-glucosio renale di tipo 2 (SGLT2i) è divenuta un pilastro fondamentale nella gestione del diabete e delle sue più temibili complicanze croniche. Rimanendo saldi ai concetti fisiologici degli effetti di questa classe di farmaci e della patogenesi delle complicanze della malattia diabetica, è importante, ragionare sulle numerose opportunità di utilizzo, e sugli approcci che possono migliorare l’efficacia e la sicurezza del trattamento. L’evento GALILEI sarà strutturato in modo da favorire la migliore interazione tra i partecipanti ed i relatori con un approccio pratico ed innovativo. Accanto alle presentazioni, che partendo dalle evidenze offriranno all’audience opportunità applicative della terapia con gliflozine, vi saranno delle sessioni di networking per facilitare lo scambio di conoscenze, idee e prospettive.

SID IN THEMA
SID INSULIN THERAPY MASTER CLASS
INSULINA: ORA PIU’ CHE MAI

19 DICEMBRE 2023
DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 19:00

La terapia insulinica è un pilastro fondamentale nella gestione del diabete mellito tipo 2 ed al pari di altre strategie terapeutiche per la cura del diabete è in continua evoluzione. Tenendo ben presenti concetti fisiologici relativi all’azione dell’ormone ed a quelli patogenetici, è fondamentale aggiornarsi sulle numerose opportunità di utilizzo, inoltre, di estrema rilevanza è un aggiornamento continuo sulle tecnologie che possono migliorare l’efficacia e la sicurezza del trattamento. L’evento SID in-Thema sarà strutturato in modo da favorire la migliore interazione tra i partecipanti ed i relatori con un approccio pratico ed innovativo. Accanto alle presentazioni, che partendo dalle evidenze offriranno all’audience opportunità applicative della terapia insulinica, semplici, e sicure, vi saranno alcune sessioni di networking per facilitare lo scambio di conoscenze, idee e prospettive. Un percorso completo ed altamente formativo che consentirà un aggiornamento sugli strumenti e le metodologie attuali per una gestione consapevole della terapia insulinica.

LE VACCINAZIONI RACCOMANDATE
NEL PAZIENTE DIABETICO:
FOCUS VACCINAZIONE ANTI HZ

16 DICEMBRE 2022
DALLE ORE 16:30 ALLE ORE 18:30

La pandemia COVID-19 ha portato all’attenzione delle autorità di Sanità Pubblica la condizione di vulnerabilità della popolazione diabetica nei confronti delle patologie infettive, condizione di rischio già nota da tempo in letteratura. Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-19, ultimo vigente, includeva già i pazienti diabetici come categoria a rischio per la quale individuare e sviluppare specifiche politiche di offerta vaccinale, rimandando tuttavia alle singole regioni l’adozione di specifiche iniziative volte ad aumentare le coperture vaccinali tra i soggetti diabetici. La presenza del diabete aumenta la suscettibilità, la gravità e la mortalità di un’ampia gamma di malattie infettive. Di conseguenza, emerge la necessità di una implementazione di idonee strategie vaccinali, attraverso campagne che devono integrare le diverse figure sanitarie di riferimento (MMG, igienista e diabetologo).

LE VACCINAZIONI RACCOMANDATE
NEL PAZIENTE DIABETICO:
FOCUS VACCINAZIONE ANTI HZ

7 DICEMBRE 2022
DALLE ORE 17:30 ALLE ORE 19:30

La pandemia COVID-19 ha portato all’attenzione delle autorità di Sanità Pubblica la condizione di vulnerabilità della popolazione diabetica nei confronti delle patologie infettive, condizione di rischio già nota da tempo in letteratura. Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-19, ultimo vigente, includeva già i pazienti diabetici come categoria a rischio per la quale individuare e sviluppare specifiche politiche di offerta vaccinale, rimandando tuttavia alle singole regioni l’adozione di specifiche iniziative volte ad aumentare le coperture vaccinali tra i soggetti diabetici. La presenza del diabete aumenta la suscettibilità, la gravità e la mortalità di un’ampia gamma di malattie infettive. Di conseguenza, emerge la necessità di una implementazione di idonee strategie vaccinali, attraverso campagne che devono integrare le diverse figure sanitarie di riferimento (MMG, igienista e diabetologo).

DIABETE MELLITO DI TIPO 2:
LA SFIDA DEL TRATTAMENTO TEMPESTIVO

21 NOVEMBRE 2022
DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 19:00

Negli ultimi anni, tra i grandi progressi compiuti nel trattamento delle malattie complesse (neoplasie, disordini psichiatrici, malattie infettive, malattie metaboliche quali l’obesità e il diabete tipo 2), si sta diffondendo una strategia che prevede l’utilizzo di farmaci, o combinazioni di farmaci, attivi su molteplici vie di regolazione. Questo approccio ha lo scopo di potenziare l’efficacia attraverso risposte sinergiche evocate da meccanismi d’azione complementari; la bioingegneria ha poi permesso di creare agenti singoli con target multipli. A questa categoria appartengono i doppi agonisti del recettore del GLP-1 e del GIP (peptide inibitorio gastrico) che hanno la capacità di ridurre in modo significativo la glicemia, migliorare la sensibilità insulinica, ridurre il peso corporeo e modificare favorevolmente l’assetto lipidico. Il programma formativo ha lo scopo di approfondire la conoscenza di questa nuova promettente terapia.

I CO-AGONISTI RECETTORIALI GIP/GLP-1:
UNA NUOVA EVOLUZIONE NEL
TRATTAMENTO DEL DIABETE DI TIPO 2

27 SETTEMBRE 2022
DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 19:00

Negli ultimi anni, tra i grandi progressi compiuti nel trattamento delle malattie complesse (neoplasie, disordini psichiatrici, malattie infettive, malattie metaboliche quali l’obesità e il diabete tipo 2), si sta diffondendo una strategia che prevede l’utilizzo di farmaci, o combinazioni di farmaci, attivi su molteplici vie di regolazione. Questo approccio ha lo scopo di potenziare l’efficacia attraverso risposte sinergiche evocate da meccanismi d’azione complementari; la bioingegneria ha poi permesso di creare agenti singoli con target multipli. A questa categoria appartengono i doppi agonisti del recettore del GLP-1 e del GIP (peptide inibitorio gastrico) che hanno la capacità di ridurre in modo significativo la glicemia, migliorare la sensibilità insulinica, ridurre il peso corporeo e modificare favorevolmente l’assetto lipidico. Il programma formativo ha lo scopo di approfondire la conoscenza di questa nuova promettente terapia.

LA MODULAZIONE FARMACOLOGICA DELL’ ASSE DELLE INCRETINE:
ASPETTI FISIOPATOLOGICI E MECCANISMI MOLECOLARI

20 GIUGNO 2022
DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 19:00

Negli ultimi anni, tra i grandi progressi compiuti nel trattamento delle malattie complesse (neoplasie, disordini psichiatrici, malattie infettive, malattie metaboliche quali l’obesità e il diabete tipo 2), si sta diffondendo una strategia che prevede l’utilizzo di farmaci, o combinazioni di farmaci, attivi su molteplici vie di regolazione. Questo approccio ha lo scopo di potenziare l’efficacia attraverso risposte sinergiche evocate da meccanismi d’azione complementari; la bioingegneria ha poi permesso di creare agenti singoli con target multipli. A questa categoria appartengono i doppi agonisti del recettore del GLP-1 e del GIP (peptide inibitorio gastrico) che hanno la capacità di ridurre in modo significativo la glicemia, migliorare la sensibilità insulinica, ridurre il peso corporeo e modificare favorevolmente l’assetto lipidico. Il programma formativo ha lo scopo di approfondire la conoscenza di questa nuova promettente terapia.

UPDATE SULLA TERAPIA INSULINICA
BASALE NEL DIABETE TIPO 2
Frequently Asked Questions

5 APRILE 2022
DALLE ORE 17:30 ALLE ORE 19:30

La terapia insulinica rappresenta uno dei cardini della terapia delle persone con diabete, e il suo utilizzo, tempestivo ed appropriato è spesso indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi glicemici. La complessità della terapia insulinica è inevitabilmente legata alla necessità di un indirizzo educativo utile a finalizzare il suo corretto utilizzo. Molte, inoltre, sono ancora le barriere psicologiche e pratiche che spesso frenano pazienti e medici nella pratica clinica all’uso dell’insulina o di regimi complessi: prova ne è la difficoltà, per i pazienti che ne fanno uso, di raggiungere gli obiettivi glicemici desiderati. Un corretto utilizzo della terapia insulinica richiede uno stretto rapporto collaborativo e culturale tra i medici di medicina generale e i centri di diabetologia, nell’intento di sfruttare e condividere le competenze degli specialisti diabetologi a supporto delle esigenze dei medici di medicina generale e dei loro assistiti nella pratica quotidiana. Durante il progetto verranno approfonditi, secondo le più recenti linee guida ed evidenze scientifiche, alcune tematiche riguardanti il trattamento insulinico, con particolare attenzione all'inizio della terapia insulinica nel diabete di tipo 2, alla terapia combinata insulina + con GLP-1 RA, e alla gestione della terapia insulinica intensiva. Alle principali “frequently asked questions”, ovvero domande nate negli ambulatori dei medici di medicina generale, risponderanno i diabetologi con una serie di brevi risposte fruibili e consultabili nella pratica clinica.

MONITORAGGIO CONTINUO
CON SENSORE IMPIANTABILE:
opinioni a confronto

22 MARZO 2022
DALLE ORE 14:15 ALLE ORE 17:10

I sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia (CGM) hanno rappresentato una svolta non solo nel monitoraggio del diabete ma anche nella gestione della malattia. Essi sono classificati come real-time CGM (rtCGM), sistemi flash e CGM professionale. Gli Standard Italiani AMD-SID raccomandano il rtCGM in quei pazienti con diabete di tipo 1 con insufficiente controllo glicemico persistente nel tempo e/o con ipoglicemie gravi o inavvertite, nonostante l’ottimizzazione della terapia insulinica. Il sistema impiantabile Eversense XL garantisce il monitoraggio continuo del glucosio in real-time e possiede caratteristiche uniche e distintive quali la lunga durata (fino a sei mesi d’uso) e i sistemi di vibrazione per gli allarmi a contatto con la pelle. A 5 anni dalla prima proposizione della tecnologia del sensore impiantabile in Italia ed alla luce dei cambiamenti avvenuti sia dal punto di vista della ottimizzazione della procedura chirurgica, sia per ciò che riguarda i miglioramenti tecnologici del prodotto, si propone una tavola rotonda con l’obiettivo di approfondire ed aggiornare le conoscenze sul sensore Eversense XL con la massima interattività tra i partecipanti. Nel corso dell’evento sarà sottoposta a tuti i partecipanti una survey con lo scopo di definire le potenzialità dell’utilizzo del sensore impiantabile.

L’ULTIMA CONNESSIONE...
E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE

22-23 OTTOBRE 2021

L'evoluzione terapeutica nella cura del diabete ha portato alla comparsa di nuove molecole estremamente efficaci, sia sulla progressione della patologia che sulla prevenzione delle complicanze nefro e cardiovascolari. Risulta pertanto sempre più evidente la necessità di un dialogo aperto e costruttivo con gli specialisti nefrologi e cardiologi al fine di valorizzare al meglio le potenzialità di questi nuovi protagonisti. Da cento anni possiamo invece contare sull’insulina come indispensabile opzione terapeutica nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 ed in alcuni diabetici di tipo 2. Dalla sua scoperta grandi passi avanti sono stati compiuti nella ricerca di nuove formulazioni allo scopo di ricalcare al meglio la sua azione fisiologica. Un’ ulteriore prospettiva in termini di terapia insulinica sarà la realizzazione di una molecola “intelligente” dotata “di sensore del glucosio” e di una più lunga emivita. Le innovazioni in ambito diabetologico hanno riguardato anche la modalità di somministrazione dell'insulina tramite la realizzazione di microinfusori con sistemi di erogazione dell’insulina sempre più affidabili e precisi, che mirano ad obbiettivi terapeutici il più vicino possibile al target glicemico ideale, con una netta riduzione di sviluppo delle complicanze ed un miglioramento della qualità di vita nel paziente adulto e pediatrico. Risulta tuttavia doveroso indagare se i nuovi strumenti di cui possiamo disporre, dalle molecole più recenti agli ultimi sistemi di infusione dell’insulina e di monitoraggio glicemico, rappresentino al momento un’opzione terapeutica non solo valida, ma anche economicamente sostenibile. Nonostante tutto questo ventaglio di novità, resta ancora aperta la sfida a migliorare l' outcome di eventi acuti, quali la chetoacidosi diabetica, attraverso la stesura di protocolli di trattamento condivisi nell' adulto e nel bambino.

COME OTTIMIZZARE LE STRATEGIE
DELL’ASSISTENZA ALLA PERSONA CON DIABETE:
NE RAGIONANO INSIEME LA MEDICINA GENERALE
E LA DIABETOLOGIA

1 OTTOBRE 2021
DALLE ORE 18:00 ALLE ORE 20:00

Tutti considerano necessario che l’assistenza alla persona con diabete poggi in maniera imprescindibile su una solida, intelligente ed organizzata collaborazione tra il medico di medicina generale e la struttura specialistica di diabetologia. Purtroppo, ancorché sul tema si discuta e si parli da oltre un ventennio, i passi in avanti verso una vera integrazione dell’assistenza che sia efficace ed efficiente sono ancora decisamente pochi. A questo senz’altro contribuiscono anche “barriere regolatorie” relative in particolare alla prescrizione di alcuni farmaci, che tutti speriamo vengano molto presto superate, ma un vero balzo in avanti nella realizzazione di una piena gestione integrata della persona con diabete non potrà avvenire se non favorito da un importante cambiamento nei convincimenti di molti dei nostri colleghi, nella loro percezione della problematica, e nella piena disponibilità ad introdurre i necessari cambiamenti nei modelli di gestione. Per questo, come Società Italiana di Diabetologia, abbiamo immaginato un progetto educazionale con una formula assolutamente non tradizionale. Il progetto è rivolto principalmente a diabetologi, auspicando anche la partecipazione di Medici di Medicina Generale, con l’intento principale di convincerli davvero che il collega della medicina generale non è un “rivale” o un pericoloso “confounding factor” nella assistenza alla persona con diabete, ma un imprescindibile alleato senza l’aiuto del quale non è possibile gestire al meglio la crescente massa di persone affette dalla patologia. Abbiamo immaginato che ciascun Webinar consista in un dibattito sul tema, in un formato agile ed informale, tra un esponente della Medicina Generale ed un esponente della Diabetologia.

COME OTTIMIZZARE LE STRATEGIE
DELL’ASSISTENZA ALLA PERSONA CON DIABETE:
NE RAGIONANO INSIEME LA MEDICINA GENERALE
E LA DIABETOLOGIA

24 SETTEMBRE 2021
DALLE ORE 18:00 ALLE ORE 20:00

Tutti considerano necessario che l’assistenza alla persona con diabete poggi in maniera imprescindibile su una solida, intelligente ed organizzata collaborazione tra il medico di medicina generale e la struttura specialistica di diabetologia. Purtroppo, ancorché sul tema si discuta e si parli da oltre un ventennio, i passi in avanti verso una vera integrazione dell’assistenza che sia efficace ed efficiente sono ancora decisamente pochi. A questo senz’altro contribuiscono anche “barriere regolatorie” relative in particolare alla prescrizione di alcuni farmaci, che tutti speriamo vengano molto presto superate, ma un vero balzo in avanti nella realizzazione di una piena gestione integrata della persona con diabete non potrà avvenire se non favorito da un importante cambiamento nei convincimenti di molti dei nostri colleghi, nella loro percezione della problematica, e nella piena disponibilità ad introdurre i necessari cambiamenti nei modelli di gestione. Per questo, come Società Italiana di Diabetologia, abbiamo immaginato un progetto educazionale con una formula assolutamente non tradizionale. Il progetto è rivolto principalmente a diabetologi, auspicando anche la partecipazione di Medici di Medicina Generale, con l’intento principale di convincerli davvero che il collega della medicina generale non è un “rivale” o un pericoloso “confounding factor” nella assistenza alla persona con diabete, ma un imprescindibile alleato senza l’aiuto del quale non è possibile gestire al meglio la crescente massa di persone affette dalla patologia. Abbiamo immaginato che ciascun Webinar consista in un dibattito sul tema, in un formato agile ed informale, tra un esponente della Medicina Generale ed un esponente della Diabetologia.

COME OTTIMIZZARE LE STRATEGIE
DELL’ASSISTENZA ALLA PERSONA CON DIABETE:
NE RAGIONANO INSIEME LA MEDICINA GENERALE
E LA DIABETOLOGIA

10 SETTEMBRE 2021
DALLE ORE 18:00 ALLE ORE 20:00

Tutti considerano necessario che l’assistenza alla persona con diabete poggi in maniera imprescindibile su una solida, intelligente ed organizzata collaborazione tra il medico di medicina generale e la struttura specialistica di diabetologia. Purtroppo, ancorché sul tema si discuta e si parli da oltre un ventennio, i passi in avanti verso una vera integrazione dell’assistenza che sia efficace ed efficiente sono ancora decisamente pochi. A questo senz’altro contribuiscono anche “barriere regolatorie” relative in particolare alla prescrizione di alcuni farmaci, che tutti speriamo vengano molto presto superate, ma un vero balzo in avanti nella realizzazione di una piena gestione integrata della persona con diabete non potrà avvenire se non favorito da un importante cambiamento nei convincimenti di molti dei nostri colleghi, nella loro percezione della problematica, e nella piena disponibilità ad introdurre i necessari cambiamenti nei modelli di gestione. Per questo, come Società Italiana di Diabetologia, abbiamo immaginato un progetto educazionale con una formula assolutamente non tradizionale. Il progetto è rivolto principalmente a diabetologi, auspicando anche la partecipazione di Medici di Medicina Generale, con l’intento principale di convincerli davvero che il collega della medicina generale non è un “rivale” o un pericoloso “confounding factor” nella assistenza alla persona con diabete, ma un imprescindibile alleato senza l’aiuto del quale non è possibile gestire al meglio la crescente massa di persone affette dalla patologia. Abbiamo immaginato che ciascun Webinar consista in un dibattito sul tema, in un formato agile ed informale, tra un esponente della Medicina Generale ed un esponente della Diabetologia.

SID Virtual Clinical Club

9 GIUGNO 2021
DALLE ORE 16:00

Le linee guida più recenti delle principali società scientifiche raccomandano l’utilizzo di un agonista del recettore del peptide glucagone-simile-1 (GLP-1) o di un inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2i) in pazienti con complicanze vascolari, indipendentemente dal valore della emoglobina glicata. Il primo passo è, dunque, considerare se il paziente ha una malattia cardiovascolare aterosclerotica, nefropatia cronica o insufficienza cardiaca esistente: in presenza di malattia cardiovascolare aterosclerotica, dovrebbe essere inserito in terapia un agonista del recettore del GLP-1 con comprovato beneficio cardiovascolare, mentre se si èi n presenza di scompenso cardiaco o di malattia renale cronica, la prima scelta è un SGLT2i. La realtà clinica è, al momento, piuttosto lontana dal registrare una applicazione capillare di queste linee guida. In questa proposta formativa vorremmo utilizzare alcuni casi clinici inusuali per ribaltare la tipica visione di “quello che si dovrebbe fare” o “quello che ci si aspetta che vada fatto”, mostrando cosa potrebbe succedere se non vengono utilizzate le terapie secondo le più recenti evidenze. Tale approccio potrebbe essere usato a scopo provocatorio per lanciare il concept di “missed therapeutic opportunity”.

Webinar SID-AMD Regione Lazio
Il diabete nell'era del Covid-19:
è tempo di domande

29 MAGGIO 2021
DALLE ORE 10:15

La pandemia COVID-19 ha costretto tutto il sistema sanitario ad orientare le proprie attenzioni, energie e risorse nell'assistenza ai numerosi cittadini che sono andati incontro a questa terribile infezione che ha portato a dover rimodulare ospedali interi ed anche tutta la medicina territoriale. I pazienti cronici hanno pagato anche loro un alto prezzo in termini di severità di decorso clinico quando colpiti dal COVID-19 e di difficoltà all'accesso alle cure quando necessario per il sopraggiungere di eventi acuti oppure nella loro periodica importante assistenza nei centri diabetologici. Lo scopo di questo evento è di mettere in luce cosa nel frattempo è successo anche in termini di cambiamenti normativi, farmacologici e tecnologici.

Congresso SID-AMD Regione Toscana
Complicanze croniche del diabete:
progetti, strategie e possibili sinergie

6 FEBBRAIO 2021
DALLE ORE 08:45

Le complicanze croniche rappresentano ancora oggi la maggiore causa di morbilità e mortalità nei soggetti affetti da diabete mellito. Obiettivo del convegno è quello di fare il punto sulle complicanze croniche del diabete, iniziando dall’approccio innovativo dato dalla medicina di precisione. Utilizzando al meglio la tecnologia, che rappresenta un moderno e valido strumento a disposizione dei professionisti diabetologi, verranno analizzate le varie opzioni terapeutiche a disposizione nella gestione del diabete tipo 1 e tipo 2 alla luce delle recenti linee guida nazionali e internazionali nella prevenzione e nel trattamento delle complicanze del diabete mellito.

SID Virtual Clinical Club

14 GENNAIO 2021
DALLE ORE 16:00

Le linee guida più recenti delle principali società scientifiche raccomandano l’utilizzo di un agonista del recettore del peptide glucagone-simile-1 (GLP-1) o di un inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2i) in pazienti con complicanze vascolari, indipendentemente dal valore della emoglobina glicata. Il primo passo è, dunque, considerare se il paziente ha una malattia cardiovascolare aterosclerotica, nefropatia cronica o insufficienza cardiaca esistente: in presenza di malattia cardiovascolare aterosclerotica, dovrebbe essere inserito in terapia un agonista del recettore del GLP-1 con comprovato beneficio cardiovascolare, mentre se si èi n presenza di scompenso cardiaco o di malattia renale cronica, la prima scelta è un SGLT2i. La realtà clinica è, al momento, piuttosto lontana dal registrare una applicazione capillare di queste linee guida. In questa proposta formativa vorremmo utilizzare alcuni casi clinici inusuali per ribaltare la tipica visione di “quello che si dovrebbe fare” o “quello che ci si aspetta che vada fatto”, mostrando cosa potrebbe succedere se non vengono utilizzate le terapie secondo le più recenti evidenze. Tale approccio potrebbe essere usato a scopo provocatorio per lanciare il concept di “missed therapeutic opportunity”.